Le nuove procedure, i nuovi processi di valutazione del rischio e di attribuzione del merito creditizio, il credit crunch, la crisi e il ridisegno del sistema delle garanzie hanno da una parte disorientato le imprese che non sono pronte al mutato approccio adottato dagli intermediari finanziari; dall’altra parte stanno rappresentando una grande opportunità per società che operano su queste tematiche e che sono in grado di trasformare questo disorientamento in una nuova opportunità per se stesse e per le imprese.
I tradizionali strumenti di approvvigionamento finanziario utilizzabili delle imprese non sono più sufficienti per poter supportare una crescita equilibrata delle stesse. La sottocapitalizzazione delle aziende, l’incapacità di poter gestire a proprio uso e consumo i diversi strumenti che compongono il ventaglio di possibilità per recuperare finanza sia sotto forma di equity che sotto forma di debito rappresentano oggi una condizione ostativa al loro sviluppo.
Il gap da colmare è più culturale che tecnico e, per essere colmato, occorre che le aziende siano accompagnate a comprendere la necessità e le modalità di utilizzo di tutti questi nuovi strumenti. Queste difficoltà aprono scenari importanti che vanno interpretati velocemente da soggetti che ne abbiano le competenze per occupare spazi e poter beneficiare di rendite di posizione in un mercato maturo.